Trasferimento Tecnologico
Il Trasferimento Tecnologico universitario gestisce e regolamenta il trasferimento dei risultati della ricerca dalle Università ai settori commerciali.
ISIA Firenze ha istituito l’Ufficio Trasferimento Tecnologico per promuovere la valorizzazione dei risultati della ricerca e della didattica all’interno dell’Istituto, anche attraverso la promozione di collaborazioni con le imprese.
Ufficio Trasferimento Tecnologico
Tutti gli studenti e/o tutti coloro che, a vario titolo, svolgono o sono coinvolti in attività di ricerca (“Ricercatori”) presso ISIA Firenze possono contattare l’UTT ai recapiti:
- Telefono: +39 055 700301
- Email: utt@isiadesign.fi.it
Su appuntamento, l’UTT riceve nella sede di ISIA Firenze (Via Pisana 79, 50143).
Come funziona il Trasferimento Tecnologico
I Ricercatori che inventano/creano, nel momento in cui identifichino un’invenzione, sono tenuti, nel più breve tempo possibile, a compilare e inviare il modulo di Comunicazione d’invenzione (vedi Allegati più giù) all’indirizzo email utt@isiadesign.fi.it.
In tutte le fasi di stesura della Comunicazione d’invenzione, il Ricercatore/inventore può chiedere la collaborazione dell’UTT che, avvalendosi di eventuali collaborazioni di esperte/i anche esterne/i all’ISIA e sempre salva la riservatezza, fornirà i seguenti servizi:
- affiancamento nella verifica dei requisiti di protezione dell’invenzione;
- supporto nel contatto con le aziende esterne;
- consulenza nella redazione degli accordi di sfruttamento commerciale dell’invenzione.
Nel caso ISIA decida di procedere con il deposito della domanda di privativa industriale per l’invenzione presentata, l’UTT provvede a compiere gli atti necessari al deposito. È importante sottolineare che l’invenzione deve essere mantenuta segreta fino al momento del deposito presso i competenti uffici.
L’UTT presta inoltre consulenza per tutte le questioni legali riguardanti l’invenzione e la sua protezione.
Le spese e i proventi
In caso di deposito del Diritto di Proprietà Industriale da parte di ISIA, i proventi derivanti dalla vendita o licenza di esso, detratti i costi sostenuti per la costituzione del predetto e per il mantenimento del titolo sono così ripartiti: 60% a ISIA e 40% al Ricercatore.
Nel caso di più Ricercatori la loro quota del 40% è distribuita in parti uguali, salvo diversa ripartizione stabilita prima dell’avvio delle procedure di costituzione della privativa.
I proventi netti di ISIA derivanti dalle entrate da valorizzazione sono utilizzati:
- a beneficio dei fondi di ricerca della/e struttura/e di appartenenza del Ricercatore;
- per alimentare il fondo per la registrazione dei Diritti di Proprietà Industriale e per le attività dell’Ufficio di Trasferimento Tecnologico di ISIA;
- a beneficio del bilancio generale di ISIA.
In caso di deposito del Diritto di Proprietà Industriale da parte del Ricercatore, i proventi derivanti dalla vendita o licenza di esso, detratti i costi sostenuti per la costituzione del predetto e per il mantenimento del titolo sono così ripartiti: 60% al Ricercatore e 40% a ISIA.
Nel caso di più Ricercatori la loro quota del 60% è distribuita in parti uguali, salvo diversa ripartizione stabilita prima dell’avvio delle procedure di costituzione della privativa. I proventi netti di ISIA derivanti dalle entrate da valorizzazione sono utilizzati per le stesse finalità sopra elencate.
La Commissione
Per le valutazioni inerenti alle attività dell’Ufficio Trasferimento Tecnologico, è stata istituita la Commissione per la Proprietà Industriale e Intellettuale.
La Commissione può sentire il Ricercatore proponente prima della formulazione del proprio parere e può avvalersi di tutte le risorse messe a disposizione dall’ISIA o da soggetti da esso incaricati per l’ottenimento di informazioni utili alla decisione circa l’opportunità di proteggere l’Invenzione.
La Commissione esprime parere in merito a:
- richieste di conseguimento di Diritti di Proprietà Industriale a nome esclusivo dell’ISIA e in co-titolarità;
- accordi di Proprietà Industriale annessi a progetti di ricerca congiunta ovvero a contratti o convenzioni di attività di ricerca commissionate da terzi, sia a beneficio degli organi di ISIA sia delle unità amministrative che gestiscono o intendono gestire tali ricerche;
- abbandono delle Invenzioni;
- acquisizione di domande già concesse/altre forme di Diritto di Proprietà Industriale che vengano offerti all’ISIA.
La Commissione assume decisioni in merito a:
- estensione di Diritti di Proprietà Industriale;
- mantenimento in vita dei Diritti di Proprietà Industriale;
- finanziamento delle procedure di cui ai punti precedenti;
- gestione e valorizzazione delle invenzioni tutelate dall’ISIA, ivi compresa la negoziazione delle condizioni di licenza dei Diritti di Proprietà Industriale dell’ISIA. La Commissione ha la facoltà di condurre controlli e verifiche sulla corretta applicazione del Regolamento per la gestione dei diritti di proprietà intellettuale.
Visita la pagina nella sezione Organi.
Il Regolamento
Per le comunicazioni di invenzione presentate all’UTT e alla Commissione, si applica il Regolamento per la gestione dei diritti di proprietà industriale e intellettuale con riferimento alle attività di ricerca svolte da Ricercatori ISIA.
Visita la pagina Regolamenti (sezione “Statuto e Regolamenti Istituto” > “Didattica”).
Allegati
Domande frequenti
1. A chi si applica il Regolamento di Proprietà Intellettuale dell’ISIA Firenze?
A professori, ricercatori (compresi visiting e guest professors), studenti (compresi visiting students), personale tecnico amministrativo, dottorandi di ricerca, assegnisti di ricerca, borsisti di ricerca, stagisti, contrattisti di ogni genere.
2. Quali sono le creazioni intellettuali proteggibili?
Le invenzioni industriali, modelli e disegni, software e banche dati, progetti di lavoro di ingegneria-architettura-design, marchi sono le creazioni intellettuali proteggibili con un diritto di privativa industriale e suscettibili di avere valore economico che rientrano nel Regolamento di Proprietà Intellettuale ISIA.
3. A chi mi devo riferire in caso di tesi o progetto didattico inerente?
Se i risultati rientrano nella definizione di creazioni intellettuali proteggibili (vedi domanda n. 2), si deve comunicare immediatamente la circostanza all’Ufficio del Trasferimento Tecnologico di ISIA, tramite i moduli allegati, mantenendo la più assoluta riservatezza onde salvaguardare la novità della propria creazione.
Resta inteso che ogni altro soggetto che abbia collaborato all’attività di studio e di ricerca suscettibile di tutela, a tutto il personale dell’ISIA, a consulenti esterni e collaboratori a qualsiasi titolo è fatto obbligo di osservare la massima riservatezza, ivi incluso il divieto a ogni forma di pubblicazione e/o diffusione all’esterno.
4. Chi detiene i diritti economici?
Se le creazioni intellettuali rientrano nel Regolamento di Proprietà Intellettuale ISIA, fermo restando i diritti morali in capo all’autore/autori, i diritti di sfruttamento economico spettano ad ISIA Firenze che entro 6 mesi (+ 3 mesi ulteriori in caso siano necessari eventuali ulteriori approfondimenti tecnici) decorrenti dalla ricezione della comunicazione all’Ufficio del Trasferimento Tecnologico, deposita la domanda di privativa industriale più adeguata. In caso di eventuale sfruttamento commerciale della creazione così protetta, ad ISIA Firenze spettano il 60% dei proventi ed all’autore/autori il restante 40%.
5. Se il progetto didattico o la ricerca finanziata è svolta con terzi, chi detiene i diritti economici?
I diritti patrimoniali derivanti dalle invenzioni industriali, modelli e disegni, software e banche dati, progetti di lavoro di ingegneria-architettura-design, marchi spettanti all’ISIA Firenze e al terzo finanziatore o al terzo soggetto con cui si collabora, sono definiti negli accordi presi a monte fra di loro, se non già disciplinati nel contratto che regola il progetto di ricerca, secondo quanto previsto dal “Regolamento per le attività conto terzi ISIA”.
6. Dove confluiscono i proventi di ISIA Firenze?
Nel caso in cui ISIA Firenze ottenesse dei proventi dallo sfruttamento commerciale delle creazioni di docenti, studenti, ecc., questi confluiranno:
- nei fondi di ricerca della/e struttura/e di appartenenza dell’autore;
- nel fondo per la registrazione dei diritti di proprietà industriale e per le attività dell’Ufficio di Trasferimento Tecnologico di ISIA Firenze;
- a beneficio del bilancio generale di ISIA.
7. Cosa succede quando invio la Comunicazione d'invenzione?
La Commissione per la Proprietà Intellettuale e Industriale valuterà se accettare o rifiutare la Comunicazione d’invenzione entro 6 mesi (+ 3 mesi ulteriori in caso siano necessari eventuali ulteriori approfondimenti tecnici) decorrenti dalla ricezione della comunicazione all’Ufficio del Trasferimento Tecnologico.
Accettazione
ISIA Firenze si occuperà di depositare la domanda di privativa più adeguata per l’invenzione.
Rifiuto
Se ISIA Firenze non avesse interesse a procedere alla protezione della creazione, comunicherà all’autore il suo disinteresse. A quel punto, l’autore può procedere autonomamente al deposito a proprio nome della domanda. Solo in questo caso, questi risulterà il proprietario della creazione oggetto di privativa industriale, salvo dover comunque ritornare il 40% dei proventi dell’eventuale sfruttamento commerciale in capo ad ISIA Firenze.
Dopo 5 anni
Nel caso in cui ISIA Firenze non sfruttasse i diritti commerciali entro 5 anni dal deposito della privativa, deve darne comunicazione all’autore che acquisisce automaticamente un diritto gratuito, non esclusivo, di sfruttare la creazione e i diritti patrimoniali ad essa connessi o di farli sfruttare da terzi, salvo i diritti morali in capo all’autore/autori.
8. Se voglio proporre la mia creazione ad un'azienda, come mi devo comportare?
L’autore è tenuto ad utilizzare accordi di confidenzialità che potranno essere richiesti direttamente all’Ufficio del Trasferimento Tecnologico.
Nelle occasioni di contatto con soggetti esterni all’ISIA Firenze per promuovere lo sfruttamento commerciale di una propria creazione oggetto di tesi o di progetto didattico, anche anteriori all’avvio di attività di ricerca e che presuppongano la comunicazione di know-how è importante assicurarsi della protezione dell’invenzione. Allo scopo di permettere allo studente/dottorando il conseguimento del titolo prima del deposito/registrazione, potranno essere previste opportune cautele volte ad escludere la divulgazione della creazione onde salvaguardarne la novità.
9. Se voglio avviare un progetto didattico o tesi con un'azienda, a chi mi devo rivolgere?
Per avviare un progetto didattico o una collaborazione per lo sviluppo di tesi, è necessario stipulare una Convenzione con l’azienda.
Si può prendere contatto direttamente all’Ufficio del Trasferimento Tecnologico di ISIA Firenze che, poi, valuterà se trattenere la richiesta o farla gestire dalla Direzione Amministrativa di ISIA Firenze.
10. Alla fine di una Convenzione con terzi, quali sono i miei diritti sulla creazione?
Una volta terminata la Convenzione fra ISIA Firenze e l’azienda, se dal risultato della collaborazione emergesse una creazione suscettibile di protezione industriale e/o comunque di sfruttamento commerciale, si può prendere contatto direttamente all’Ufficio del Trasferimento Tecnologico di ISIA Firenze che, poi, valuterà se trattenere la richiesta o farla gestire dalla Direzione Amministrativa di ISIA Firenze per la tutela dei propri diritti e di quelli dell’ISIA.