Progettazione di un diffusore audio in stampa 3d
Luigi Trenti, Francesco Fumelli
Progettazione di un diffusore audio in stampa 3D
Pubblicato da: ISIA Firenze
Anno: 2023
ISBN: 9788894755053
Il libro raccoglie l’esperienza della collaborazione progettuale di ricerca finalizzata nel settore audio tra ISIA Firenze e K-Array sviluppata durante l’a.a. 2022/2023.
La dimensione della Ricerca è per ISIA da sempre parte fondante e identitaria e in questa esperienza si specifica in un settore produttivo in cui la Toscana annovera vari attori stimati dal mercato per l’elevato livello qualitativo espresso. K-array, è infatti un’azienda fiorentina di servizi audio e luci fondata nel 1990 da Carlo e Alessandro Tatini e Massimo Ferrati che, nel corso degli anni, ha costantemente investito nella ricerca e sviluppo di tecnologie innovative, distinguendosi per la creazione di soluzioni inedite come Anakonda, che è stata inclusa nella collezione permanente del Museo del Design Toscano, MuDeTo, del quale ISIA è Membro Onorario.
L’azienda ha coinvolto gli studenti e studentesse dell’ISIA, guidati dai proff. Trenti e Fumelli, sul tema della produzione rapida di diffusori acustici attraverso la stampa 3D. Dopo aver visitato l’azienda e assimilato i concetti base di acustica in un breve corso di sound design, gli studenti e studentesse hanno condotto un’approfondita ricerca sulle varie tecniche della stampa 3D, sui materiali utilizzati e sui produttori di stampanti, nonché un benchmark ai fini di individuare una serie di oggetti interessanti e alcuni esempi di diffusori realizzati con queste tecniche produttive. Definiti bisogni e obiettivi, hanno, infine, proposto una quindicina di concept che fossero in linea con il brand. Per K-array è, infatti, importante immaginare un approccio sartoriale nei confronti di un particolare tipo di clientela.
Autori
Luigi Trenti
Architetto laureato in Disegno Industriale alla Facoltà di Architettura di Firenze. Dal 1993 è Socio di ADI di cui fonda la Delegazione Toscana nel 2006, divenendone Presidente e Coordinatore dell’Osservatorio Territoriale del Design. Lavora come designer dal 1992. Nel settore del Design per l’Abitare ha collaborato con Osram, GE, Lipparini, Martini, Casprini, Ycami, Ciatti, Gessi, Cisal, Composad, Valenti e Targetti di cui è stato anche Responsabile del Design. Nel settore del Design per l’Ambiente e il Lavoro ha collaborato con Radim Group, Ciemme Sistemi, TIM, Diebold, Sodi Scientifica. Nel settore del Design per la Persona ha collaborato con Pineider, Locman, Tibaldi, Ferrari da Varese, Myron Adler, Maserati, Bugatti, Jaquet Droz, Piquadro. Per Pineider ha disegnato Egosphere la prima penna stilografica a profilo variabile, selezionata da Michele de Lucchi per The International Design Yearbook e Jolly, inserita nella collezione del Chicago Athenaeum Museum of Architecture and Design. Numerosi i riconoscimenti conseguiti; è inoltre professore in Design del Sistema Prodotto presso l’ISIA di Firenze.
Francesco Fumelli
È attualmente direttore di ISIA Firenze ed è stato consulente e docente nell’ambito della comunicazione, design e ottimizzazione dei processi digitali e del project management in ambito multimediale. Ha iniziato a spostare icone da un disco ad un altro, grazie al suo primo Macintosh nel 1985 e da quel momento è stato attivo nell’ambito del software e della formazione per molte aziende, italiane e estere come Apple
Computer, Adobe System e Wacom.
Insegna Basic Design ed ha insegnato Informatica e Linguaggi Multimediali all’ISIA di Firenze ed all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Tra le tematiche dei corsi è affrontata l’interazione tra hardware e software, quelle legate alla rete, alla progettazione e conoscenza condivisa, sino ad arrivare all’uso sapiente dei social media nell’ottica del “buon design”. Dal novembre 2016 al giugno 2019 è stato vicedirettore di ISIA Firenze e dal mese di giugno 2019 ne ha assunto la direzione. Dal 2021 è inserito nell’elenco dei valutatori ANVUR come esperto di valutazione disciplinare AFAM e dal 2022 come membro del Comitato di Garanzia ANVUR.
Foto di Antonio Viscido