Design Fiction, il tempo del progetto ricombinante: ISIA Firenze al Fuorisalone 2023

Pubblicato: 14 Aprile 2023

“È una riunione del terzo millennio in cui quattordici personaggi assenti narrano il complesso periodo di migrazioni e crisi climatica che stiamo vivendo. È come se idealmente fossero riuniti intorno al Mare Mediterraneo, un mare che è ormai più un cimitero di uomini e speranze disilluse. E tuttavia, seppur assenti, i personaggi parlano: sarà sufficiente che il visitatore si avvicini alla poltrona e i sensori rilevino la sua presenza perché possa ascoltare voci di migranti, parole di lingue sconosciute, storie diverse, controverse e drammatiche”. 

Così Mirko Tattarini, curatore dell’installazione per il Fuorisalone di Milano, Design Fiction, realizzata dal Corso di Design Strategico del Biennio Specialistico di ISIA Firenze, in collaborazione con Formitalia Luxury Group, spiega i presupposti alla base del concept del progetto.

E allora ecco l’idea del progetto Design Fiction, allestito presso lo Spazio Daylight di Superstudio Più, a Milano, in via Tortona 27, dal 17 al 23 aprile: quattordici poltrone hackerate aventi ognuna un proprio simbionte luminoso. Quattordici designer dunque impegnati da mesi a confrontarsi con un concept difficile che mette in discussione la filiera del design, la necessità del lusso che è da sempre tipica caratteristica del design italiano, e che grida la necessità di raggiungere una dimensione accettabile. Già perché “hackerare un oggetto” significa reinterpretarlo, dargli nuova vita rispetto a quanto previsto dalla sua prima progettazione e, in questo modo, svelarne le opzioni, ampliare le sue potenzialità di utilizzo e quindi evitare che divenga obsoleto.
“L’insostenibilità è connaturata alla disciplina del design, almeno nella sua prima istituzionalizzazione,” – spiega ancora Mirko Tattarini – “ed è quindi urgente estendere il ciclo di vita degli oggetti, a partire dalla loro ideazione, perché solo così sarà possibile una seconda storia del design, intervenendo in modo proficuo nella filiera del sistema prodotto e tornando a esportare nel futuro buona cultura materiale, anziché solo rifiuti”.

E, dunque, l’allestimento ospita infografiche necessarie a richiamare l’attenzione sulle complesse condizioni climatiche del nostro Pianeta e le difficoltà di vita che ne derivano, poi uno stendino a sottolineare la condizione di precarietà vissuta nei campi profughi quotidianamente, le tracce audio di ogni poltrona, realizzate con la collaborazione del prof. Francesco Bonomi, che riportano le voci di popoli migranti, il tappeto Planet Fiction, disegnato da Mirko Tattarini e realizzato dalla docente Veronica Bogao, con grafiche create sulla base dei dati dei flussi migratori climatici, e infine la moto ISIA Dakar, esempio di design sempre work in progress, sulla strada per la prossima avventura con cui percorrere il mondo.

Nella foto uno dei progetti, “Texi” di Annachiara De Marco. Foto: Stefano Decarli

Un progetto che vuole fornire uno spunto di riflessione necessario perché, come spiega il direttore di ISIA Firenze, Francesco Fumelli, “il ciclo di vita del prodotto che, invece di subire un consumo fine a se stesso, può acquisire nuova vita con l’aggiunta di accessori capaci di reinterpretarlo ex novo anche in chiavi completamente diverse, non può e non deve essere ignorato dal design contemporaneo”. Del resto, ISIA Firenze coniuga da sempre nel proprio metodo didattico innovazione e sperimentazione, senza tuttavia dimenticare la grande importanza della tradizione del design italiano e “per questo”, afferma la presidente di ISIA Firenze, Rosa Maria Di Giorgi, “è importante essere presenti con un nostro allestimento al Fuorisalone. ISIA Firenze è il primo istituto pubblico dedicato al design, nato nel solco della tradizione delle grandi scuole europee come Bauhaus e Ulm e dunque non può mancare in un luogo simbolo come Milano nel periodo della Design Week”.

I designer delle quattordici poltrone sono: Annachiara De Marco, Ludovico D’Oro, Emma Carpignani, Arianna Bechmann, Luisa Balestri, Eulalia Talamo, Irene Schiavinato, Federica Sani, Arianna Pinzi, Marta Panzarin, Ludovica Ottaviani, Eleonora Marsiglio, Raffaele Marra, Sara Gervasi.

Serena Bedini

Per maggiori informazioni sull’iniziativa e per la cartella immagini, è possibile scrivere a press@isiadesign.fi.it