La partecipazione di ISIA Firenze al Fuorisalone di Milano: un resoconto
Pubblicato: 1 Agosto 2022
Post-global Village – Design Antifragile: ISIA Firenze al Fuorisalone 2022
Tortona Rocks – Milano
7-12 giugno 2022
Dal 7 al 12 giugno scorsi, ISIA Firenze ha partecipato al Fuorisalone a Milano con l’installazione Post-global Village – Design Antifragile, curato dal prof. Mirko Tattarini all’interno di ISIA Hyde Lab (Hybrid Design Laboratory): il percorso espositivo ha ospitato il repertorio di progetti sviluppati dagli studenti e studentesse del corso di Design Strategico di ISIA e scaturito dalle istanze sviluppate da Nassim Nicholas Taleb nel suo saggio Antifragile – Prosperare nel disordine (Il Saggiatore).
L’antifragilità è la caratteristica di un sistema di cambiare e migliorare di fronte a fattori di stress esterni, non proteggendosi, ma adattandosi e reagendo: un sistema antifragile abbraccia l’imprevisto, l’incertezza, assume positivamente il rischio. Un passaggio in più rispetto alla resilienza che rimane attitudine scarsamente votata all’innovazione, per nulla al cambiamento.
Il progetto Design Antifragile di Mirko Tattarini nasce all’interno delle iniziative di ricerca di ISIA HYDE Lab sulla domesticità e sulla mobilità e origina da riflessioni pandemiche e post-pandemiche legate all’osservazione diretta della capacità di sovracompensazione dimostrata dalla società così come da talune strutture nazionali e sovranazionali.
L’insieme dei manufatti esposti al Fuorisalone 2022 ha costituito pertanto la sintesi parziale -e arbitraria- di un ambiente domestico abitato da coppie simbiotiche di oggetti realizzati secondo processi di manifattura ibrida (classica e additiva) e direttamente o indirettamente riconducibili -per mandato- alle categorie di:
- OGGETTI HACKERATI: Avanto di Raffaele Marra, Bagno Matto di Simone Giulietti
- OGGETTI READY-MADE: Zero-Uno di Ludovico D’Oro, Attacca-Brighe di Anna Fiore
- OGGETTI UPCYCLED: Mary di Alessandra Mezzabarba, Obuc di Loris D’Ascenzo, Otto-R di Michelangelo Campigotto
(v. schede progetti in Cartella Drive)
In tutti i casi si è trattato sia di estendere il ciclo di vita dei manufatti che di evitare l’attivazione di filiere produttive ex-novo che comportano consumo di materiali e d’energia. Un insieme di pratiche che, oltre la ricerca, si auspica possano travasare nei processi delle aziende orientate al design, spesso ancora troppo legate a quel superato ciclo industriale che termina con la vendita (e con un po’ di assistenza) dimenticando tutto quanto avviene successivamente.
Oggetti ad alto contenuto tecnico, simbolico e poetico, pronti per la stesura della seconda storia del design e capaci di:
– sfruttare la crescita post-traumatica e la sovracompensazione;
– accettare lo squilibrio;
– accettare errori e margini di indeterminatezza;
– fare ricorso alla ridondanza;
– limitare l’intervento del progetto (così come l’intervento umano);
– non sopravvivere agli impatti ma migliorare a seguito di impatti (quindi all’uso).
Parti fondamentali dell’esposizione Post-global Village – Design Antifragile sono stati il progetto editoriale “Manuale distruzione” integrato con gli oggetti esposti a cura del corso ISIA di Scrittura per i Media tenuto dal prof. Massimo Alvito e l’installazione di sound design del prof. Francesco Bonomi.
Di seguito i dati dell’esposizione:
> 2.500 visitatori presso lo spazio ISIA
> 280 copie del libro distribuite in modalità selettiva
< 15.000 euro di budget (escluso alloggio)
< 10 kg di scarto da allestimento, davvero
= 0 (zero) euro di investimento pubblicitario
Con questa iniziativa, ISIA Firenze torna ancora una volta con un progetto di ricerca avanzata al Fuorisalone di Milano, affermando il proprio ruolo nell’ambito del made in Italy, dell’innovazione e della riflessione sul design.
Qualche parola chiave di anticipazione per il 2023: #turbolenze #rally #solarpunk