Uno lampada, Antifragile, Fuorisalone Milano 2022

Intervista a Mirko Tattarini sul progetto Design Antifragile

Pubblicato: 21 Maggio 2022

a cura di Serena Bedini

Dal 7 al 12 giugno prossimi, per il Fuorisalone a Milano, ISIA Firenze presenta il progetto Design Antifragile con concept e allestimento a cura del prof. Mirko Tattarini e un repertorio di progetti sviluppati dagli studenti del corso di Design Strategico di ISIA. Con questa iniziativa, ISIA Firenze torna ancora una volta con un progetto al Salone del Mobile di Milano, affermando il proprio ruolo nell’ambito del design e del made in Italy.

Abbiamo rivolto qualche domanda a Mirko Tattarini per raccontare l’idea da cui ha avuto origine Design Antifragile.

Com'è nato il progetto e da cosa scaturisce l'interesse per l'antifragile e la teoria di Taleb?

Tutto nasce da alcune fondamentali domande che ci siamo posti durante e dopo la pandemia: al netto delle dolorose perdite di vite umane, il Covid 19 ha comportato una revisione degli assetti precostituiti dalla nostra società e dalla struttura geopolitica dell’Europa stessa. Dopo il full stop che l’emergenza sanitaria ha imposto, si è sentita la necessità di rimettersi in gioco e sono nate nuove possibilità, aperture considerevoli come ad esempio Next Generation EU e il piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che hanno permesso a tutti i Paesi europei, Italia compresa, di beneficiare di risorse del tutto insperate fino a tre anni fa. Un’autentica rinascita, dunque, attuata solo grazie alla capacità di reagire al “cigno nero” – per dirla ancora con Taleb – ossia all’evento inaudito e impensabile, ma che il Coronavirus ha dimostrato possibile.

Visual Antifragile, Fuorisalone Milano 2022

Come si svolgerà l'evento del Fuorisalone di Milano?

ISIA torna al Fuorisalone dopo la lunga pausa dovuta alla pandemia e lo fa occupando un luogo che è un punto di riferimento, in Via Tortona, presso lo Spazio Arcon all’interno di Opificio 31, ossia il cuore antico dove fin dagli esordi è stato allestito il Fuori Salone. Indubbiamente dunque un posto d’onore, in cui ISIA Firenze occupa orgogliosamente il suo spazio e lo fa con un insieme di manufatti che costituirà la sintesi parziale -e arbitraria- di un ambiente domestico abitato da coppie di oggetti vagamente simbiotici: da appoggio con illuminante, realizzati secondo processi di manifattura ibrida (classica +additiva).
In questi oggetti gli studenti hanno cercato di acquisire in positivo la capacità (necessità?) di migliorare col tempo e a seguito degli impatti del quotidiano, di sfruttare elementi di sovracompensazione per estenderne il ciclo di vita, che passa più dal nostro gradimento estetico che dalla loro intrinseca solidità.

Foto Uno Lamp, Antifragile, Fuorisalone Milano 2022
“Uno”, lampada a batteria, uno dei progetti in mostra – “Design Antifragile”, Fuorisalone Milano 2022

Come hanno lavorato gli studenti su questo progetto e com'è nata l'interazione con il corso del Prof. Massimo Alvito?

Il Prof. Massimo Alvito con il suo corso Tecniche di Scrittura per i Media si è unito all’iniziativa sviluppando una narrazione della teoria dell’Antifragile di Nassim Taleb che è stata intitolata manuale distruzione, volutamente togliendo l’apostrofo. Si tratta di un autentico progetto editoriale, stampato da Borè, che completa il percorso espositivo con uno storytelling inedito in cui 7 oggetti sono raccontati dalle storie di 7 personaggi.

Copertina libro "Manuale distruzione"
Copertina libro “Manuale distruzione”

Dopo la pandemia si può ancora parlare di resilienza?

Non proprio. La resilienza è un’attitudine di fronte agli eventi della vita fondamentalmente passiva: il sapersi piegare e resistere non è quello che la nostra società cerca adesso né tanto meno ciò che ha dimostrato di poter fare. L’antifragilità è progettuale, di più, è quell’anima che il design deve acquisire per scrivere la sua seconda storia.

Oggi sappiamo di essere in grado di reagire al disordine, all’incertezza, alla paura, trovando nuova forza e riuscendo a cogliere possibili vantaggi anche nelle condizioni difficili, tragiche e inaspettate. Abbiamo insomma dimostrato di possedere “antifragilità”, la resilienza è un concetto importante, tuttavia orientato alla conservazione dello status invece che all’innovazione.
È il momento di abbracciare il rischio, forse l’unico modo che abbiamo di affrontare le sfide planetarie che si profilano. Irrimandabili.