Aclis: da materia residuale a plus valore

Di Rossella D'Ambrosio
#Biennio
#Tesi
#DesignDelProdotto

Il brand Aclis (in luce la radice) mette in luce la paura ancestrale del buio per legare insieme individui, territori e materia residuale, promuovendo l’umiltà progettuale. La lampada da tavolo “Selene” porta con sé l’identità territoriale della Campania, con la pietra lavica, e la Toscana, con la pelle conciata al vegetale.

  • Studentessa: Rossella D’ambrosio
  • Tesi: di II livello in Design del Prodotto
  • Anno Accademico: 2023 / 2024
  • Relatore: Francesca Parotti
  • Correlatori: Giulia Reali
  • Fornitori: Ranieri Lava Stone (NA) e Volpi Concerie (PI)

La prima lampada del brand Aclis porta con sé il nome “Selene”, per gli antichi Greci la titanide della Luna piena, fonte di luce naturale che ha sempre rassicurato gli uomini dalla paura del buio. La lampada è progettata a partire da materia residuale identificativa di due territori a me cari: la Campania, terra d’origine, con i volumi irregolari derivanti dal taglio delle lastre di pietra lavica, e la Toscana, terra di crescita, con la pelle conciata al vegetale. La materia in questione non subisce ulteriori processi industriali e il progetto tiene in considerazione innanzitutto i limiti di forma e di spessore della materia residuale.

La lampada nel concreto si sviluppa da due elementi in pietra lavica progettati seguendo la logica degli incastri, il primo ospiterà il secondo per formare la base della lampada. A questi sono stati realizzati dei fori di entrata e di uscita (eseguiti tramite una fresa a ponte a 5 assi) per ospitare non solo il corpo elettrico (portalampada e cavo elettrico) ma anche per far passare i due cinturini in pelle conciata al vegetale, utilizzati per legare e stabilizzare gli elementi della base in pietra lavica. Infine, quasi sospeso e solitario, un paralume sferico in vetro bianco opaco fa trasparire la luce. Il risultato è una lampada da tavolo che sottolinea la solidità della pietra lavica e la forza della pelle conciata al vegetale, un progetto dato da atti di composizione per instaurare una connessione tra uomo e materia.

Un lavoro di design del prodotto risulterebbe incompleto senza un lavoro di comunicazione, ho sviluppato, di conseguenza, la brand identity di Aclis con l’obiettivo di trasmettere all’utente finale tutti i valori della mia proposta progettuale, riflessi non solo nella lampada, ma anche nella brochure e nel video promozionale. Infine, l’elaborato finale di tesi è stato progettato con l’obiettivo di unire insieme territori e materia. Elaborato realizzato interamente in maniera artiginale: dalla copertina svizzera in pelle conciata al vegetale con incastonata la pietra lavica, alla rilegatura finale.