Angelica De Vito, advisor diplomatico ONU per i rifugiati climatici incontra gli studenti e le studentesse ISIA Firenze
Pubblicato: 11 Dicembre 2023
Il 15 dicembre 2023, presso ISIA Firenze, nel corso della lezione di Design strategico del Prof. Mirko Tattarini, interverrà Angelica De Vito, Advisor Diplomatico ONU per i rifugiati climatici, sul tema “Cambiamento climatico e nuove geografie umane: spunti per un design ecocentrico”.
Angelica De Vito offrirà un approfondimento importante sul tema delle migrazioni climatiche e più in generale sulla crisi climatica che morde il pianeta con intensità crescente, con particolare attenzione all’aspetto giuridico e secondo il punto di vista che deriva dall’esperienza diretta in missioni internazionali. L’incontro si svilupperà in forma di dialogo permettendo così di collegare temi apparentemente molto distanti alla disciplina della progettazione, laddove consideriamo che il design non stia dedicando sufficienti e giuste energie ad un fenomeno, quello delle migrazioni, in particolare climatiche, destinato ad essere primario per i decenni a venire. Energie non sufficienti perché l’attuale dibattito è troppo preso da contenuti poetico/mercantili, non giuste perché nei pochi casi sempre confinate entro un approccio di natura assistenzialista. Il cambiamento climatico è in atto con conseguenti effetti socio-politici planetari: determina fenomeni migratori di inedita portata e affligge sia i comportamenti che gli oggetti che ne fanno parte. Ne parleremo.
L’intervento rientra nel percorso del progetto Oggetti Migratori che sarà esposto a Milano durante il prossimo Fuorisalone, ed ospiterà progetti che gli studenti del biennio magistrale di Design del Prodotto e di Comunicazione stanno conducendo.
Esperta di migrazioni climatiche e consulente diplomatica presso le Nazioni Unite, Angelica De Vito nasce a Napoli nel quartiere Scampia nel 1995 e si laurea in giurisprudenza presso la Federico II. Dopo un primo Master of Laws (LLM) in Alternative Dispute Resolution presso la Queen Mary University di Londra, vince una borsa Fulbright presso la Pace University di New York, dove consegue un LLM di secondo livello in Diritto Ambientale.
Dopo aver trascorso anni accanto ai migranti in fuga dai paesi in guerra, unisce la passione per il diritto dell’immigrazione al diritto ambientale, focalizzando la sua ricerca sulle migrazioni climatiche, fino ad arrivare a svolgere il lavoro di consulente presso le Nazioni Unite affiancando diplomatici e ambasciatori nell’approfondimento delle due materie, con un obiettivo: far riconoscere come rifugiati coloro che sono costretti a lasciare il proprio Paese a causa dei sempre più frequenti disastri ambientali.