CORPI SCOMODI, rassegna artistica a cura del collettivo INNESCO
Pubblicato: 13 Febbraio 2023
Dal 9 all’11 dicembre 2023, presso lo spazio delle Ex Leopoldine di Accademia di Belle Arti di Firenze si è tenuta CORPI SCOMODI, evento di INNESCO volta a raccogliere fondi per Nosotras Onlus e contrastare la violenza di genere e sensibilizzare sul tema della rappresentazione del corpo e delle identità.
Con questa manifestazione artistica, sentita come necessaria visto il periodo complesso che stiamo attraversando, INNESCO ha creduto opportuno condurre una riflessione sul corpo in quanto oggetto contrattuale, campo di battaglia, spazio da abitare e di cui prendersi cura. A seguito del lancio di una call to arts, il collettivo ha selezionato 116 opere messe poi in vendita durante la rassegna.
La rassegna CORPI SCOMODI è stata curata dal collettivo INNESCO con il contributo di ISIA Firenze, del Conservatorio “Luigi Cherubini” e dell’Accademia di Belle Arti di Firenze e si è svolta con un’esposizione di opere realizzate da artiste e artisti del contesto locale e nazionale e una serie di talk, eventi e laboratori tematici: un’iniziativa concreta degli studenti del costituendo Politecnico delle Arti e del Design.
Abbiamo rivolto alcune domande alla Consulta degli Studenti di ISIA Firenze. Ha risposto a nome di tutti Chiara Ceruti:
Come nasce il collettivo INNESCO?
Il collettivo INNESCO nasce in seguito al primo evento, dall’omonimo titolo, tenutosi ad aprile 2022 a Scandicci e realizzato da Consulta, studentesse e studenti di ISIA Firenze. La guerra in Ucraina, scoppiata il 24 febbraio 2022, ha sconvolto tutta Europa e ha fatto crescere in noi la necessità di reagire a quello che stava accadendo (senza dimenticare gli altri conflitti ancora in atto: Syria, Afghanistan, Iraq, Yemen, Libia sono solo alcuni esempi). Le nostre riflessioni si sono concentrate sul tema del conflitto e ne è scaturita una mostra benefica accompagnata da talk, live painting, dance battle, freestyle show, laboratorio di serigrafia. Le opere messe gentilmente in vendita dai loro autori hanno contribuito alla raccolta fondi per l’emergenza ucraina promossa da ANCI Toscana. Questo evento è stato solo il punto di partenza, da lì si è costituito il collettivo che continua a reagire al presente e proporre riflessioni collettive e creative.
CORPI SCOMODI è stata l’occasione per riflettere su un tema oltremodo dibattuto, la violenza di genere e la rappresentazione del corpo e dell’identità. Questi temi sono rappresentativi di un’epoca e di una generazione e sono, al pari della questione ambientale, di grande impatto sull’opinione pubblica. Quali sono le conclusioni a cui vi ha portato un tipo di esperienza come CORPI SCOMODI e come pensate che si dovrebbe sensibilizzare il pubblico dei giovanissimi (studenti di scuole secondarie) a questo tipo di problematiche?
CORPI SCOMODI e la sua realizzazione partono dalle riflessioni su quanto successo alle donne iraniane e afghane, dimostrazione del fatto che, nonostante il grande dibattito sul tema della violenza di genere (fisica, psicologia, culturale), la risoluzione di questa complessa problematica non è neanche lontanamente vicino alla sua risoluzione. L’evento ha riscosso molto successo in termini di partecipazione a talk e laboratori, molte realtà e professionisti hanno mostrato la loro versione del “corpo scomodo” e hanno dato modo al pubblico di interagire e informarsi. Coinvolgere le persone è stata la scelta migliore per trattare questo tema, anche se – come ben sappiamo – non basterà una mostra a risolvere il problema; ma generare consapevolezza e informazione è fondamentale. Molti giovani e giovanissimi hanno partecipato all’evento e questo ci fa incredibilmente piacere, essendo noi stessi parte di questa generazione, ma ci ha fatto ancor più piacere vedere adulti informarsi e meditare sul tema. Gli eventi artistici organizzati da collettivi giovanili non sono solo per i giovani, anzi, aprono le riflessioni a tutta la comunità.
CORPI SCOMODI ha rappresentato anche un progetto condiviso tra le Consulte degli Studenti di ISIA Firenze, Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze e Accademia di Belle Arti di Firenze, ossia un’occasione collaborazione tra gli allievi delle tre istituzioni che costituiscono il Politecnico delle Arti e del Design. Come vi appare questa nuova realtà dell’Alta Formazione Artistica? Cosa auspicate come allievi facenti parte della Consulta per il futuro di questo coraggioso progetto che sta prendendo forma sotto i vostri occhi?
Il Politecnico delle Arti e del Design aspira a essere un progetto di collaborazione, condivisione e partecipazione molto interessante, ma anche ambizioso. Da ora in avanti, speriamo che siano molte più occasioni per collaborare e condividere creatività, arte e progettualità, elementi alla base dei nostri studi. Speriamo in un’attuazione concreta e fruttuosa del Politecnico nel generare occasioni di confronto con nuove persone, realtà e metodi creativi.
Quale e quando sarà il prossimo appuntamento per un’iniziativa condivisa tra le tre Consulte degli Studenti?
Siamo studenti, diplomandi e neo-diplomati creativi e pieni di risorse. Gli impegni giornalieri e le sfide personali non mancano, ma come sempre il tempo non è dalla nostra parte. CORPI SCOMODI ci ha permesso di entrare in contatto con tante nuove realtà, da cui stanno nascendo incontri e proposte di collaborazioni. Dare vita ad un progetto condiviso sarebbe molto interessante per far convergere diversi pensieri, tecniche e modalità progettuali. Auspichiamo una collaborazione proficua e valida con le altre Consulte, cosicché il Politecnico delle Arti e del Design divenga anche dal nostro punto di vista, in quanto allievi, una realtà concreta e condivisa.