Rubrica #inbibliotecaisia: vol. 13 – “La formula della bellezza” di Benoit Mandelbrot

Benoît Mandelbrot, uno dei più grandi matematici del Novecento, ha sempre avuto un modo di avvicinarsi alla geometria estremamente originale che gli ha consentito di dare l’avvio a un nuovo ambito di ricerca noto come la teoria dei frattali. Da sempre del tutto indifferente alle diffidenze che il mondo scientifico inizialmente gli manifestava, ha seguito il proprio percorso di studio in totale indipendenza, arrivando a comunicare, attraverso le sue molteplici pubblicazioni, anche con quanti non erano matematici ma si appassionavano alle sue ricerche e al suo modo di proporle. Uno spirito libero, dunque, un anticonformista che ha fatto del “sogno kepleriano” di unione di conoscenze in campi diversi il proprio vessillo, realizzando uno scopo per secoli, apparentemente, irraggiungibile: misurare l’irregolarità della natura. In questo suo volume, registra le riflessioni a cui è giunto nell’arco della sua esistenza e avendo raggiunto la sommità di un percorso intellettuale e scientifico del tutto straordinario, senza mai venir meno a quella libertà intellettuale che lo ha reso un “ribelle” capace di approdare a grandi scoperte, solo percorrendo con tenacia una direzione diversa rispetto agli altri.

Benoit Mandelbrot
È forse la figura di matematico del Novecento più nota al grande pubblico, grazie anche alla bellezza cromatica e figurativa dei frattali.