ISIA Design Convivio
A cura di Marco Bazzini e Anty Pansera
ISIA Design Convivio
Sperimentazione didattica: progetti, scenari e società
Prefazione di: Nando Dalla Chiesa
Postfazione: Nicola Mattoscio
Editore: Aiap Edizioni, Milano
Anno: 2016
ISBN-13: 978-8894069136
per info: press@isiadesign.fi.it
E io adunque, che non seggio a la beata mensa, ma, fuggito de la pastura del vulgo, a’ piedi di coloro che seggiono ricolgo di quello che da loro cade, e conosco la misera vita di quelli che dietro m’ho lasciati, per la dolcezza ch’io sento in quello che a poco a poco ricolgo, misericordievolmente mosso, non me dimenticando, per li miseri alcuna cosa ho riservata, la quale a li occhi loro, già è più tempo, ho dimostrata; e in ciò li ho fatti maggiormente vogliosi.
Dante, Convivio Trattato I, 10-11
Dante con queste parole presentava il suo ruolo nella società; egli è il divulgatore di conoscenze che si trova a metà strada tra i sapienti e gli incolti, colui che raccoglie quanto cade dalla ″beata mensa″ della metafora per condividerlo con tutti. Gran parte di quest′operazione divulgativa è resa possibile dal lavoro sulla forma del linguaggio che il sommo poeta svolge costantemente. La scelta di utilizzare il volgare fiorentino, la lingua del volgo appunto, risponde ad un chiaro intento comunicativo; rendere accessibile a tutti una cultura che veniva allora tramandata solo in cerchie ristrette per mezzo del Latino, la lingua di nobili dei filosofi e del clero.
ISIA Design Convivio parte da questa metafora dantesca, utilizzandola come premessa per porsi una domanda sulla professione di designer: azzerando i contesti storici, può il ruolo del lavoro sul linguaggio proposto da Dante essere rintracciato in quello svolto sulle diverse forme di progetto, che il moderno designer costantemente opera? Nel libro non vi è la pretesa di rispondere al quesito, tuttavia questo viene utilizzato come punto di partenza per presentare gli scenari, i progetti e le sperimentazioni che prendono vita nell’ambito delle quattro Istituzioni pubbliche di Alta Formazione di Faenza, Firenze, Roma e Urbino. Una seconda chiave di lettura del contenuto del libro riguarda prende spunto dal tema di Expo Milano 2015. ″Nutrire il pianeta″ viene quindi interpretato come capacità di pensare e soprattutto di mettere in forma, a disposizione di tutti, nuovi modelli di sviluppo o oggetti che si avvalgano dei diversi panorami scientifici e tecnologici. Essere designer oggi significa vivere dentro il cambiamento; riuscire ad essere abbastanza sensibili alla realtà quotidiana e ricettivi alle energie positive esterne da apprendere costantemente nuove informazioni, assorbirle e ricanalizzarle verso direzioni nuove e diverse promuovendo un processo di trasformazione e cambiamento.
Nel libro sono presentati i progetti degli studenti ISIA (dal 2000 in avanti) che meglio riescono a cogliere questo aspetto della professione di designer, proponendo soluzioni e risorse nuove per affrontare problemi quotidiani. A conclusione, il ruolo del designer che viene idealmente proposto è quello di una figura in grado di ″apparecchiare un nuovo generale convivio″ da cui in molti possano attingere, assaggiando ″pietanze″ di qualità superiore rispetto a quanto sino a quel momento consumato.
Autore
Marco Bazzini, storico e critico d’arte, vive in campagna. Ha svolto un’intensa attività didattica presso accademie e università come insegnante in numerosi master e corsi di specializzazione. Ha curato mostre e cataloghi per spazi pubblici e privati in Italia e all’estero, sia di arte sia di design. Ha collaborato con diverse testate di settore e fatto consulenze sull’arte contemporanea per diverse istituzioni pubbliche tra cui la Regione Toscana.
Dal 2007 al 2013 è stato Direttore artistico del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato. Dal 2013 al 2019 è stato presidente dell’ISIA Firenze e oggi è impegnato in progetti di sviluppo ed evoluzione sociale attraverso percorsi culturali.
Autrice
Anty Pansera, milanese, storica e critica dell’Arte e del Design, ha pubblicato numerosi studi sul disegno industriale e le arti decorative/applicate. Di particolare interesse le sue analisi sull’apporto al progetto delle donne artiste/artigiane/designer.
È socia fondatrice dell’Associazione D come Design, di cui è presidente. Tra le sue competenze, l’organizzazione e costituzione di archivi, l’ideazione, progettazione e coordinamento di mostre e dei relativi cataloghi, di eventi, convegni e concorsi, la progettazione e realizzazione di prodotti editoriali.
Docente all’Accademia di Belle Arti di Brera, è presidente dell’ISIA di Faenza, membro del CdA della Fondazione Museo del Design della Triennale e del Trustee della Design History Foundation.
Foto: Patrizia Sacchi