Lezioni di Design 2015: La cultura dell’abitare. Un secolo e più tra arredamento, architettura e design
Pubblicato: 4 Luglio 2015
L’ISIA Firenze insieme a A/I/S/Design, Selfhabitat Cultura e in collaborazione con Comune Firenze, Museo 900, MUS.E, Museo Horne, ADI Toscana, Fondazione Architetti Firenze e Ordine degli Architetti Firenze, presenta il quarto ciclo di “Lezioni di Design”: tre conferenze e una tavola rotonda pensate per approfondire il tema dell’abitare tra arredamento, architettura e design.
Tutti gli appuntamenti sono introdotti e coordinati da Vanni Pasca.
L’ingresso è libero.
Anche Lezioni di Design rientra nelle iniziative promosse da ISIA che rilasciano 1 CFA alla partecipazione a 3 attività. In altre parole la partecipazione ad una singola conferenza assegna 0,(3) CFA.
Anche l’Ordine degli Architetti e Adi riconoscono crediti formativi ad architetti e designer che partecipano. Per maggiorni informazioni è possibile contattare i rispettivi uffici di competenza.
31 marzo 2015, ore 18.00
Tra Ottocento e Novecento, tra Simbolismo e Liberty
Museo Horne
via dei Benci 6, Firenze
Claudio Paolini: da Huysmans a D’Annunzio
Mirella Branca: da van de Velde ai Laboratori viennesi
11 maggio 2015, ore 18.00
L’avanzata della modernità
Museo Novecento
Piazza Santa Maria Novella 10, Firenze
Vanni Pasca: da Loos a Le Corbusier
Anna Chiara Cimoli: il Bauhaus tra De Stijl e Nuova Oggettività
08 giugno, ore 18.00
L’Italia e il design degli interni
Museo Novecento
Piazza Santa Maria Novella 10, Firenze
Giampiero Bosoni: i maestri italiani del design d’interni
Paolo Deganello: la casa, gli spazi interni e l’antidesign
05 ottobre 2015, ore 17.30
Tavola rotonda conclusiva
Abitare nel XXI secolo, tra Ikea e Design Art
Palazzina Reale
Piazza Stazione 3, Firenze
Francesca Molteni presenta il video: Dove vivono gli architetti
Intervengono: G.Bosoni, D.Dardi, S.Givone, F.Molteni, P.Duni, D.Palterer
Com’è cambiata la casa nel XX secolo? Com’è cambiato il nostro modo di viverla e di abitare? E oggi, epoca di grandi cambiamenti, terza fase della rivoluzione industriale, la casa sta cambiando e come?
“Lezioni di design” entra nel suo quarto anno di vita. Dopo il primo anno, dedicato alla “Storia del Design”, il secondo ha avuto per titolo “Design: l’impatto delle nuove tecnologie”, il terzo: “Design e arte”.
Quest’anno il tema è: “La cultura dell’abitare”. Si intende esplorare i grandi cambiamenti intervenuti nel corso del secolo XX nelle case, sia come architettura che come arredamento, per aprire alla riflessione su come la globalizzazione e le nuove tecnologie stiano oggi modificando i modi dell’abitare in tutto il mondo: si osservi, per fare un esempio, il successo planetario di Ikea.
È dalla fine dell’Ottocento che cambia l’architettura con i nuovi materiali (il ferro, poi il cemento armato); cambia l’organizzazione dell’abitazione (dall’enfilade sette/ottocentesca che connette a cannocchiale gli ambienti; ai corridoi esterni alle camere e affacciati sui cortili interni nei palazzi di Schinkel a Berlino e negli edifici sul Ring viennese), fino alle cellule abitative dei quartieri operai in Germania negli anni ’20 o alle proposte di immeuble-villa di Le Corbusier.
Cambia non solo l’arredamento ma la visione sentimentale della casa e dall’abitare. Dalla casa ”ad alta densità”, dove arredi, suppellettili ecc. riempiono lo spazio della stanza; alla “bassa densità” del razionalismo, igieniche stanze con grandi aperture e arredi in tubo metallico che non costituiscono diaframma e lasciano filtrare liberamente l’aria, la luce, lo sguardo.
Nel secondo dopoguerra l’edilizia abitativa basata sui condomini in cemento armato e sulle abitazioni organizzate per zone (soggiorno, cucina-pranzo, zona notte) soppianta la tradizionale casa italiana (salotto buono, camera da letto, tinello) e il relativo arredamento. Scomparsi buffet e controbuffet così come madia e tavolo di marmo in cucina, subentrano il gruppo divano-poltrone-tavolino basso nel soggiorno con relativa televisione, le armadiature componibili al posto del comò e degli armoire. (E si noti come molte parole dell’arredamento tradizionale fossero francesismi e ora diventano anglicismi: si parla di living room, kitchen e così via.)
E oggi? Il programma di quest’anno sviluppa questi temi in una serie di incontri e termina con un filmato che mostra le case di architetti famosi in varie città della terra e una tavola rotonda che, più che porre risposte, vuole aprire interrogativi circa un mondo in cui le trasformazioni sono così rapide che fatichiamo a stargli dietro: mentre case e arredi si trasformano sotto i nostri occhi.
Vanni Pasca
Foto di: Giulia Viviani