Paolo Ulian su “Inventario n.3” – conversazione con Marco Romanelli

24 Marzo 2017

Nel numero 3 di “Inventario” il critico Marco Romanelli intervista il designer Paolo Ulian, diplomato all’ISIA di Firenze in industrial design nel 1990 con il progetto di un paravento in cartone col quale vince il premio “Design for Europe in Belgio”. Nella conversazione, Ulian, racconta di come da Massa Carrara, sua città di origine, si sia trasferito a Firenze per iscriversi e frequentare l’ISIA e di come tra i banchi dell’istituto si sia formato e abbia avuto Enzo Mari tra i docenti. Alla fine del 1990 si trasferirà a Milano proprio per lavorare con Mari.


«Al terzo anno sono andato via, a Firenze, all’ISIA. Li facevamo un sacco di robe pratiche. A me piacciono le cose pratiche, sono bravissimo a farle. Si finiva sempre tardissimo, la notte, di fare disegni e modellini che la mattina portavamo a scuola e poi di nuovo altri modelli e altri disegni, ogni giorno. Qualche volta scappavo dalle mie lezioni e andavo ad ascoltare Enzo Mari che parlava ai più grandi. E poi l’anno dopo l’ho avuto come insegnante! Ci faceva cercare oggetti perfetti: una falce, una botte, un mattone, un boomerang. Voleva fare una mostra che attraverso questi oggetti dimostrasse il valore assoluto della bellezza. Mostra che poi si fece, e quel lavoro fu la nostra prova d’esame. Io ero anche il “fotografo ufficiale” di tutti quegli archetipi (ero davvero capace, allora, di fotografare). Insomma non progettavamo nulla in quel corso, ma ci guardavamo molto intorno.»
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Estratto della conversazione di Paolo Ulian con Marco Romanelli, tratta dalla rivista Inventario n° 3